le cime queste sconosciute
le cime queste sconosciute
Saliti a bordo cominciamo a prendere confidenza con le le CIME.
Tutte le manovre si eseguono per il loro tramite:
- gli ormeggi
- le regolazioni delle vele
- l’ancoraggio
E’ indispensabile perciò conoscere le caratteristiche e maneggiarle con perizia.
In barca le si possono suddividere in tre grandi tipologie a seconda dell’utilizzo:
REGOLAZIONE VELE: Grande carico di rottura e praticamente inestensibili
ORMEGGIO: Galleggianti e abbastanza elastiche
ANCORAGGIO E TRAINO: Affondanti e abbastanza elastiche
Il perché è ovvio: la regolazione delle vele richiede precisione e possibilmente poco peso, una cima d’ormeggio deve poter ammortizzare i movimenti della barca e se lanciata in acqua non deve finire nell’elica, per l’ancora ed il traino la cima deve anche “pesare” a sufficienza oltre ad assorbire gli eventuali strappi.
Quando non si adoperano devono essere riposte in modo da poterle utilizzare velocemente. L’operazione per riporre in ordine una cima si chiama ADDUGLIARE o ABBISCIARE.
I NODI marinari hanno tutti una particolare caratteristica: devono poter essere sciolti in fretta; E’ sufficiente, al momento, acquisire la manualità per poter eseguire questi riportati di seguito:
GASSA D’AMANTE
Per le manovre di regolazione delle vele. Tutte le volte che si deve fissare una cima ad un anello
NODO PARLATO
Classico nodo per fissare i parabordi.
NODO DI ANCOROTTO
Stesso uso della gassa, ma l’anello non può avere “bordi” di tessuto
NODO BANDIERA
Per unire due cime, anche di diverso diametro
NODO DI BITTA
Per dar “volta” alle cime di ormeggio
Il mondo della nautica usa un linguaggio tecnico proprio che aiuta a non confondere gli ordini e le attrezzature. Un pò alla volta ci verrà spontaneo parlare in “gergo” marinaro.
CAZZA: tira
FILA: molla tenendo in tensione
LASCA: molla di colpo
DAI VOLTA: ferma la cima così com’è
RECUPERA L’IMBANDO: recupera la cima fino a che entra in tensione
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