Zattera di salvataggio
cosè cosa serve e come utilizzarla
La zattera di salvataggio è uno di quegli accessori che i diportisti comprano con la speranza di non doverlo mai usare. Vediamone le caratteristiche principali, i modelli presenti sul mercato, gli standard di sicurezza e alcuni suggerimenti su come e dove stivarla a bordo.
La zattera di salvataggio è la nostra ultima risorsa in mare. Se avete visto il film “Tutto è perduto”, allora dovreste avere un’idea di cosa sia una zattera di salvataggio. In quella pellicola Robert Redford interpreta un velista solitario che lotta per la sopravvivenza dopo che la sua barca a vela si schianta contro un container nell’oceano Indiano e mostra come può essere la vita a bordo di una zattera di salvataggio e come può salvarvi la vita se dovete abbandonare la vostra barca.
Per definizione una zattera di salvataggio è una zattera solitamente gonfiabile che è progettata per prolungare la sopravvivenza delle persone che devono abbandonare un’imbarcazione in circostanze di emergenza. Quasi sempre la ragione principale per abbandonare la barca e salire sulla zattera è l’affondamento. In questo articolo esaminiamo alcuni dei fattori chiave delle zattere di salvataggio che è necessario conoscere. Comprendere le differenze tra le zattere aiuterà a chiarire molte delle domande più frequenti su questo prezioso componente.
Tipi di zattere: costiera e per l’altura
Le zattere di salvataggio rientrano in due categorie principali. Una zattera di salvataggio costiera è una versione base che fornisce l’equipaggiamento essenziale necessario per sopravvivere fino all’arrivo dei soccorsi. È progettata per le imbarcazioni che navigano vicino alla costa e nelle zone in cui si è certi che i soccorsi arriveranno entro 24 ore. Le zattere di salvataggio d’altura hanno invece lo scopo di aiutarvi nelle situazioni più difficili. Vale a dire sono progettate per tenervi in vita molto più a lungo e, per questo motivo, sono spesso chiamate zattere “oltre le 24 ore”. È difficile stabilire con precisione quanto a lungo qualcuno sopravviverà in mare a bordo di una zattera di salvataggio d’altura, ma questo potrebbe variare molto approssimativamente da pochi giorni a più di un mese. Le storie di persone che sono state salvate dopo mesi alla deriva a bordo di zattere di salvataggio sono probabilmente più numerose di quanto molti possano immaginare. Le zattere di salvataggio d’altura sono dotate di un kit di sopravvivenza che includono cibo secco, scorte di acqua dolce e lenze da pesca. Sono anche realizzate con materiali più resistenti.
Cosa contiene una zattera di salvataggio?
La maggior parte delle zattere di salvataggio sono autogonfiabili e hanno un tendalino per proteggersi dalle intemperie. Una zattera di buona qualità, soprattutto se si tratta di una zattera d’altura, dovrebbe avere anche un doppio pavimento per garantire l’isolamento dell’equipaggio. Il doppio pavimento riduce drasticamente le possibilità di ipotermia, che è tra le cause più comuni di incidenti mortali in mare. Anche una scala d’imbarco è essenziale, poiché salire sulla zattera può essere molto difficile, soprattutto in caso di mare mosso.
Le zattere includono anche caratteristiche che garantiscono stabilità, come per esempio le tasche di zavorra che si riempiono d’acqua (fondamentali per evitare che la zattera si capovolga) oppure un’ancora paracadute per frenare lo scarroccio. Per aumentare le possibilità di essere visti da altre imbarcazioni, il tendalino ha superfici riflettenti e una luce stroboscopica. A tale scopo, è prevista anche una serie di razzi di segnalazione. Le zattere di salvataggio sono classificate in base al numero di membri dell’equipaggio che possono ospitare. Quelle più comunemente usate nelle imbarcazioni da diporto vanno di solito da 4 a 12 uomini. Anche l’elenco delle attrezzature sotto riportato fa parte della maggior parte delle zattere di salvataggio attualmente disponibili: razzi paracadute, pompa a pedale, kit di riparazione, fischietto, coltello, spugna, pagaia, kit di pronto soccorso, pastiglie per il mal di mare, torcia elettrica.
Ho davvero bisogno di una zattera di salvataggio?
Le zattere di salvataggio sono solitamente descritte come un elemento fondamentale dell’equipaggiamento di sicurezza, oltreché dotazioni obbligatorie. Tuttavia alcune persone tendono a pensarle come scatole ingombranti, pesanti e costose che è meglio non usare. In effetti una zattera di salvataggio è una delle poche cose che si acquistano sperando che sia un completo spreco di denaro. Ovviamente nessuno vorrebbe doverne usare una. Ma se si presenta una situazione che ti costringe ad abbandonare la barca, allora è meglio averne una buona a bordo.
Alcuni diportisti preferiscono comprare un Gps Epirb piuttosto che una zattera di salvataggio. Va bene che un Epirb è una fantastica attrezzatura di sicurezza. Eppure, il suo ruolo è diverso e dovrebbe integrare, non sostituire, il ruolo della zattera di salvataggio. Il compito di un Epirb è quello di garantire che i servizi di soccorso sappiano che si è in difficoltà (e dove ci si trova), mentre una zattera di salvataggio ha lo scopo di prolungare il tempo di sopravvivenza fino all’arrivo dei soccorsi. In quasi tutti gli incidenti in mare, il salvataggio non è immediato. Anche gli elicotteri possono impiegare un bel po’ di tempo per raggiungervi. Finché non arriva qualcuno ad aiutarvi, siete da soli e dovrete proteggervi dagli elementi. A meno che non abbiate qualcosa che vi tenga all’asciutto e vi fornisca un riparo, è improbabile che un Epirb da solo possa garantire la vostra sopravvivenza.
Un tender può sostituire la zattera?
Questa è un’altra tipica domanda che molti diportisti costieri si pongono spesso. E ad essere onesti è una domanda ragionevole. Un gommone è robusto come o anche più di una zattera di salvataggio e di solito può ospitare tutto l’equipaggio a bordo. Ma i gommoni non sono progettati per tenervi in vita e mancano alcune delle caratteristiche essenziali che una zattera di salvataggio fornisce. Queste includono, ad esempio un tettuccio di protezione, tasche di zavorra e, più importante, un kit di sopravvivenza il cui obiettivo specifico è quello di soddisfare le vostre esigenze durante questo viaggio molto particolare. Se siete sicuri che i soccorsi vi raggiungeranno nel giro di un paio d’ore, allora il vostro gommone potrà servire a questo scopo, altrimenti, probabilmente no. E se questo non bastasse a convincervi, pensate ai potenziali danni alla vostra pelle derivanti da una lunga giornata di esposizione diretta alla luce del sole. Eppure, anche se navigate solo vicino alla costa e siete certi che i soccorsi arriveranno in fretta, dovrete comunque pensare con attenzione ad altre questioni. In particolare, quanto tempo ci vorrebbe per dispiegare effettivamente il gommone se non è gonfio?
Stivaggio a bordo e sicurezza di una zattera
Di fronte alla decisione di acquistare o meno una zattera di salvataggio, le due questioni principali che ci vengono in mente sono il costo e lo spazio di stivaggio. Quest’ultimo è particolarmente importante se la vostra barca è piccola, nel qual caso potreste pensare che ovunque decidiate di stivare la zattera, sarà sempre una seccatura. Una zattera di salvataggio deve essere facilmente e rapidamente accessibile in caso di emergenza, quindi bisogna tenerla da qualche parte sul ponte. Anche il corretto fissaggio di una zattera di salvataggio è molto importante. Da un lato è necessario fissare la zattera in modo che non solo resista al movimento della barca e all’impatto delle onde, ma che garantisca anche che non venga rubata quando si parte. Dall’altro lato se la barca affonda, bisogna essere in grado di liberarla il più velocemente possibile. Ci sono alcuni modi per soddisfare questi requisiti. Forse uno dei migliori è quello di utilizzare una “culla” per la zattera di salvataggio. Alcuni produttori vendono queste sorte di gabbie in acciaio inossidabile per montare in sicurezza le zattere di salvataggio. Sono orizzontali o verticali e possono essere installate in molte zone della barca come il ponte, il pozzetto o lo specchio di poppa. Sono facili da sganciare e da bloccare con un lucchetto. Un’alternativa alle culle, più semplice ed economica, è quella di fissare la zattera con cinghie con fibbie a sgancio rapido.
Alcune barche moderne hanno un vano specifico nello specchio di poppa dove è possibile stivare la zattera. Molte persone stivano le zattere di salvataggio in un gavone in pozzetto. Tuttavia prima di gettare la zattera in questi gavoni, è necessario riflettere attentamente sul peso della zattera. Voi o un altro equipaggio sareste in grado di sollevarla facilmente dal gavone durante un’emergenza? Per esempio, una zattera di salvataggio a 6 persone può facilmente pesare più di 40 kg. Un’altra domanda importante è cosa succederebbe se la barca affondasse troppo velocemente e non si ha il tempo di sganciare la zattera dal gavone o dalla culla. Per affrontare questo problema sono stati sviluppati sistemi di sgancio idrostatici. Il sistema è progettato per tagliare la cinghia che fissa la zattera quando raggiunge una profondità compresa tra 1,5 e 4,0 m.
Costi delle zattere di salvataggio
Le zattere non sono a buon mercato. E questo è uno dei motivi principali per cui molti diportisti procrastinano l’acquisto di tale componente. Alcuni cercano persino di convincersi di non averne bisogno. Una zattera di qualità decente può facilmente costare più di 1.000 euro e ne troverete anche molte che costano più di 5.000 euro. Tuttavia tenete presente che la maggior parte di esse offrono una garanzia di molti anni (circa 18 anni). Dividendo il costo di acquisto per il numero di anni, scoprirete che il costo annuale della zattera è in realtà inferiore alla maggior parte delle assicurazioni per le imbarcazioni. E ricordate, dovrete sopravvivere per poter usufruire dell’assicurazione. Oltre al prezzo d’acquisto, dovete anche considerare il costo della manutenzione della zattera e quelli della revisione che va fatta ogni 2 anni. La revisione comporta ispezioni e test che includono l’effettivo gonfiaggio della zattera. Anche gli elementi scaduti del kit di sopravvivenza, come i razzi, il cibo secco e le batterie, vengono sostituiti durante la revisione. Il lavoro richiede alcune ore e non è economico.
Quando si sceglie una zattera, è importante considerare dove si navigherà e se sarà possibile effettuare il servizio in quelle regioni. Alcuni produttori offrono una rete mondiale di centri di assistenza certificati, particolarmente interessante per i diportisti che navigano in tutto il mondo o che effettuano lunghi viaggi.
Standard di qualità delle zattere
Sembra che le zattere gonfiabili risalgano al 1840. Dall’inizio del secolo scorso sono state utilizzate per fornire un riparo alle persone costrette ad evacuare le navi che affondano. Tuttavia a quei tempi non erano disponibili standard per far rispettare la sicurezza delle zattere di salvataggio. I limiti di queste zattere divennero evidenti durante la Fastnet Race del 1979 quando una tempesta imprevista di intensità 10 provocò 15 vittime. In seguito a questo tragico evento, l’Offshore Racing Congress (ORC) sviluppò i primi standard per le zattere di salvataggio. Il documento aveva comunque una portata limitata. Durante l’edizione del 1998 della Sydney to Hobart Race successe un altro tragico evento che portò alla morte di 6 velisti. Il disastro fece nuovamente luce sulla necessità di direttive più severe per far rispettare la sicurezza delle zattere di salvataggio utilizzate nelle piccole imbarcazioni. Sette anni dopo la tragedia, l’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO) ha pubblicato la norma ISO-9650.
La norma ISO-9650 definisce una serie completa di requisiti che i costruttori di tali zattere devono seguire. La norma è definita per zattere di salvataggio gonfiabili con una capacità da 4 a 12 persone e che possono essere lanciate da un’altezza massima di 6 metri. In realtà è composta da due norme separate ISO 9650-1 e ISO 9650-2, che coprono rispettivamente i tipi di zattere di salvataggio gonfiabili Offshore e Coastal. La prima stabilisce due gruppi, A e B. Il gruppo A è progettato per garantire l’utilizzabilità a basse temperature (fino a -15C). Le zattere del gruppo A devono anche avere un doppio pavimento per garantire un migliore isolamento. La norma definisce una lunga serie di condizioni che i costruttori devono soddisfare per garantire la sicurezza dell’equipaggio a bordo. Pertanto quando si acquista una zattera, il rispetto della norma è probabilmente la prima cosa da verificare. Tuttavia, fate attenzione che i produttori abbiano l’obbligo legale di rispettare effettivamente la norma e siano controllati da organismi esterni e indipendenti.
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